Perché si parla sempre più spesso di digiuno?
Il digiuno è un fenomeno sociale? Un indicatore del cambiamento dei nostri comportamenti? O un desiderio di ripensare il nostro modo di vivere, a partire dalla nostra alimentazione?
Il digiuno viene studiato in Russia da quasi cinquant’anni. I risultati di queste ricerche arrivano ora anche in Occidente, evidenziando i suoi effetti benefici sulla salute e sul benessere.
I benefici del digiuno: un approccio complementare
Il digiuno può far parte di uno stile di vita alla ricerca del benessere, ma può anche essere utilizzato a scopo terapeutico. I benefici riconosciuti del digiuno sono numerosi e non finiscono mai di stupire!
Il riconoscimento scientifico e medico del digiuno
Oggi il digiuno è riconosciuto da un gran numero di medici e scienziati in tutto il mondo. In Russia, Germania, Svizzera, Stati Uniti e Canada, il digiuno è incluso nei protocolli di trattamento di diverse malattie croniche:
- malattie cardiovascolari
- disturbi respiratori
- disturbi endocrini
- problemi digestivi
- Dolori articolari e ossei
- Condizioni dermatologiche
In oltre il 70% dei casi, il digiuno allevia queste condizioni. Oltre ai suoi effetti antidepressivi e sedativi, ha proprietà curative che gli studi scientifici stanno ancora cercando di spiegare.
Controindicazioni al digiuno
Le controindicazioni indicate dai medici russi, pionieri nel campo del digiuno terapeutico, comprendono:
- Cancro
- Diabete di tipo I
- Epatite cronica
- Tromboflebite
- anoressia
Tuttavia, recenti ricerche condotte negli Stati Uniti dimostrano che il digiuno può anche ridurre gli effetti collaterali dei trattamenti chemioterapici e migliorarne l’efficacia.
La pratica del digiuno: cosa c’è da sapere
Più di due persone su tre riportano effetti positivi dal digiuno!
- Tipi di digiuno: idrico (solo acqua) o parziale (succo di verdure ipocalorico, massimo 250 kcal).
- Durata: generalmente tra una e due settimane. Alcuni digiunatori si protraggono fino a 40 giorni.
- Assistenza: si raccomanda il controllo medico, in particolare per i digiuni di lunga durata.
- Attività fisica: sono consigliate 2 ore di camminata, yoga o ginnastica al giorno.
Ripresa del digiuno: una fase cruciale
La fase di recupero è importante quanto il digiuno stesso. Dovrebbe essere distribuita su almeno una settimana per evitare shock alimentari e mantenere i benefici ottenuti. Favorite una dieta leggera, ricca di nutrienti essenziali.
La mia esperienza personale di digiuno

A livello personale, ho scoperto il digiuno dopo essermi documentata sui suoi benefici terapeutici e sul suo impatto sul benessere generale. La mia prima esperienza è stata particolarmente positiva, al punto da rendere il digiuno un rito biennale. Ho sentito una rinnovata energia, una maggiore chiarezza mentale e una pelle più morbida e luminosa.
Per intraprendere un esperimento del genere da soli, è essenziale essere in buona salute fisica e mentale ed essere motivati dalla sfida, perché lo è davvero! È importante mantenersi attivi, continuare a lavorare (senza stress), muoversi, prendere aria fresca e fare attività fisica quotidianamente.
L’ambiente deve essere piacevole, caldo, tranquillo e intimo, perché nei primi giorni il bisogno di riposo è particolarmente importante. I sonnellini diurni sono altamente raccomandati. Bisogna essere pronti a riorganizzare la propria routine quotidiana, senza i pasti che di solito scandiscono la giornata.
I primi tre giorni: i più gustosi
I primi tre giorni sono spesso i più difficili, perché né il nostro corpo né le nostre abitudini hanno ancora avuto il tempo di adattarsi a questo nuovo modo di lavorare.
In questo periodo il corpo ha bisogno di calore. La borsa dell’acqua calda non è più un semplice accessorio di comfort: diventa un alleato indispensabile. Questi momenti di debolezza richiedono di accettare che il corpo e la mente rallentino, con pause e sonnellini a metà giornata.
Dal quarto giorno: La chiarezza si fa strada
Dal quarto giorno in poi, tutto diventa più semplice. La sensazione di fame non viene più dallo stomaco ma dalla mente. È il piacere di mangiare che manca, non il bisogno di mangiare.
Questo digiuno mi ha permesso di fare una scoperta sorprendente: il nostro corpo ha una memoria. Per un giorno e una notte ho sentito un dolore alla schiena che combattevo da anni, senza mai ammettere la sua origine psicosomatica. Ho capito che il digiuno agisce come una grande pulizia interiore, ripulendo le profondità del nostro essere, compresa la mente.
Rinnovamento fisico e mentale
Dopo il quarto giorno, la mia energia e la mia vitalità ritornano. I dolori si attenuano, il corpo si sente più leggero. Le articolazioni si sentono liberate, come se fossero oliate. Il viso si rilassa, la pelle diventa più morbida e meno secca, al punto che la crema idratante diventa quasi superflua. Tutti i sensi appaiono acuiti e la sensibilità è aumentata.
Idratazione: un must durante il digiuno
Durante tutto il periodo di digiuno è essenziale bere, anche se non si sente la sete. Il dolore ai reni vi ricorderà rapidamente questa necessità imprescindibile.
Compensare i piaceri del cibo
Per compensare l’assenza di piaceri gustosi, è indispensabile tenere la mente occupata: lettura, cinema, musica, passeggiate all’aria aperta, giochi da tavolo, pittura, ecc.
Evitare la demineralizzazione: la spirulina, un sostegno prezioso
Per evitare la demineralizzazione, si consiglia di consumare brodo vegetale, almeno due scodelle al giorno. Inoltre, 5 g di spirulina biologica al mattino e 5 g alla sera forniscono aminoacidi e minerali essenziali. Inoltre, la spirulina, ricca di clorofilla e ficocianina, contribuisce efficacemente alla disintossicazione dell’organismo.
Un bilancio personale positivo
Questa esperienza personale è stata estremamente benefica e mi ha fatto conoscere diverse verità:
- La sensazione di fame è in gran parte psicologica. Durante il digiuno è la nostra mente a desiderare il cibo, non il nostro corpo, che sa benissimo come farne a meno. Mangiare è un vero piacere di cui abbiamo bisogno, sia per noi stessi che per mantenere i legami sociali. Il digiuno agisce come una grande pulizia interiore, purificando il corpo e rigenerando la mente. Superare un digiuno è una vittoria su se stessi, che Platone considerava la più grande delle vittorie.
Una pratica che diventa uno stile di vita
Ho scoperto il digiuno ad acqua nel 2018 e da allora faccio due digiuni all’anno, in primavera e in autunno, della durata compresa tra 8 e 21 giorni. Questo rituale fa ormai parte della mia routine quotidiana e non potrei più farne a meno.
Consiglio: Spirulina, un superalimento essenziale
Durante il digiuno, il rischio di demineralizzazione è elevato. Per compensare e sostenere l’organismo, la spirulina è un alleato d’elezione. Ricca di aminoacidi essenziali, minerali e clorofilla, contribuisce alla disintossicazione e fornisce energia preziosa.
Consiglio: consumare 5 g di spirulina al mattino e 5 g alla sera per un apporto ottimale di nutrienti essenziali.
Uno strumento potente per il corpo e la mente
Il digiuno è un processo personale impegnativo ma estremamente benefico. Non solo depura il corpo in profondità, ma rafforza anche la mente. La spirulina, come integratore naturale, è perfettamente adatta a questo processo di rigenerazione fisica e mentale.
Muriel Cathaud, Dr es Sciences